La classica ricetta della torta pasqualina genovese prevede l’utilizzo delle biete. Io ho pensato di rivisitarla un pò fornendovi una ricetta parzialmente di mia invenzione, spero vi piaccia come è piaciuta ai miei ospiti.
Procedimento
Fare la fontana con la farina sulla spianatoia e versarvi nel centro l’olio e un pizzico di sale, lavorare con la punta delle dita e man mano versarvi l’acqua fino ad ottenere una pasta elastica e soda.
Farla riposare per 20 minuti al fresco. Nel frattempo, affettare lo scalogno. Fare scaldare l’olio in una padella aggiungere lo scalogno e a fuoco basso farlo stufare, tagliare il radicchio grossolanamente e unirlo allo scalogno, alzare un poco la fiamma e lasciare cuocere per 10 minuti, quando l’olio sfrigolerà aggiungere il vino rosso, salare e pepare e lasciare evaporare il vino.
Può essere un’idea per il pic-nic di Pasquetta.
Quando il radicchio resterà senza liquido toglierlo dal fuoco e farlo raffreddare.
Dividere la pasta in 4 pezzi. Tirare con il matterello il primo pezzo, fare una sfoglia molto sottile e rotonda che dovrà coprire il fondo e i bordi della tortiera. Lo stesso fare con altre tre sfoglie.
Sistemare nella tortiera, 3 delle 4 sfoglie pennellando con olio tra una sfoglia e l’altra.
Passare al setaccio la ricotta, mescolarla alla panna, amalgamandola bene, incorporarvi il radicchio , il grana e lo speck a striscioline.
Se c’è bisogno regolare di sale e pepe, versare l’impasto nella teglia, pareggiarlo bene e fare col cucchiaio 4 conchettine e versare in ognuna un uovo intero.
Coprire con la sfoglia rimasta e saldare i bordi. Infornare a 180° per 40 minuti circa.
Va servita tiepida o fredda ma non gelata.
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